Trigliceridi alti Cause e rimedi: ecco 11 soluzioni naturali

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I trigliceridi sono un tipo di grassi che si trovano nel nostro sangue, e costituiscono una parte importante dell’olio vegetale e del grasso animale. Un eccesso di questi grassi può avere effetti molto dannosi per la salute, pertanto è opportuno tenerli sempre sotto controllo e rimediare in caso di valori oltre la norma. Se vuoi saperne di più su trigliceridi alti cause e alcuni dei rimedi naturali più efficaci per ridurli, quest’articolo ti spiegherà come farlo.

Cosa sono i Trigliceridi alti Cause e rimedi

Dopo mangiato, il corpo converte le calorie che non servono in trigliceridi e li immagazzina in cellule di grasso da utilizzare in seguito per l’energia.

Sebbene il corpo abbia bisogno di trigliceridi per produrre energia, averne troppi nel sangue può aumentare il rischio di malattie cardiache. Si tratta di un problema oggi molto frequente, a causa di una vita sempre più sedentaria e di un’alimentazione scorretta, basti pensare che circa il 25% degli adulti negli Stati Uniti presenta un eccesso di trigliceridi nel sangue. L’obesità, il diabete non controllato, l’uso regolare di alcool e una dieta ad alto contenuto calorico sono tutte cause che contribuiscono ad elevare i livelli di trigliceridi nel sangue.

Come abbassare i trigliceridi in modo naturale

Ti stai chiedendo come agire su trigliceridi alti cause e problemi ad essi correlati? Ecco 11 preziosi consigli da seguire:

1. Perdere peso

Ogni volta che mangiamo più calorie del necessario, il corpo trasforma quelle calorie in trigliceridi e li memorizza nelle cellule adipose. Ecco perché la perdita di peso è un modo efficace per abbassare i livelli di trigliceridi nel sangue.

In realtà, la ricerca ha dimostrato che perdere anche un modesto 5-10% del peso corporeo può ridurre i trigliceridi nel sangue di 40 mg / dL. Anche se l’obiettivo è quello di sostenere una perdita di peso a lungo termine, gli studi hanno dimostrato che la perdita di peso può avere un effetto duraturo sui livelli di trigliceridi nel sangue, anche se in seguito dovesse essere recuperata una parte del peso perso.

Uno studio si è concentrato sui partecipanti che avevano abbandonato di un programma di gestione del peso. Anche se i pazienti avevano riacquistato il peso perso nove mesi prima, i loro livelli di trigliceridi nel sangue erano comunque rimasti inferiori del 24-26%.

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2. Limitare l’assunzione di zucchero

Gli zuccheri aggiunti costituiscono ormai una parte importante della dieta di molte persone.

Mentre l’American Heart Association raccomanda di consumare non più di 6-9 cucchiaini di zucchero aggiunto al giorno, nel 2008, si è calcolato che l’americano medio ne mangiava circa 19 cucchiaini al giorno.

Gli zuccheri sono particolarmente insidiosi, essendo comunemente “nascosti” in dolci, bevande analcoliche e succhi di frutta. Questo zucchero supplementare viene trasformato in trigliceridi, il cui aumento di livello nel sangue costituisce uno dei più comuni fattori di rischio di malattie cardiache.

Diversi studi hanno dimostrato che le diete a basso contenuto di carboidrati e zuccheri aggiunti possono portare a una riduzione dei trigliceridi nel sangue, così come la sostituzione delle bevande zuccherate con l’acqua può sensibilmente ridurre il livello dei trigliceridi.

3. Seguire una dieta a basso contenuto di carboidrati

Similmente a ciò che avviene con l’aggiunta di zuccheri, i carboidrati in eccesso nella dieta vengono convertiti in trigliceridi e immagazzinati nelle cellule adipose.

Uno dei vari studi effettuati su tale aspetto ha esaminato gli effetti di diete a basso e alto contenuto di carboidrati nel corso di un periodo di un anno. Non solo il gruppo che seguiva una dieta a basso contenuto di carboidrati risultava perdere più peso, ma aveva anche una maggiore riduzione dei trigliceridi nel sangue.

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4. Mangiare più fibre

Le fibre si trovano in frutta, verdura e cereali integrali, ma anche in buone fonti come noci, cereali e legumi.

Includere più fibre nella dieta può ridurre l’assorbimento di grassi e zuccheri nel piccolo intestino, contribuendo a ridurre la quantità di trigliceridi nel sangue.

In uno studio, i ricercatori hanno dimostrato che un’integrazione con fibra di crusca di riso ha ridotto i trigliceridi nel sangue del 7-8% tra i pazienti con diabete.

Un altro studio ha esaminato quanto le diete ad alto e basso contenuto di fibre potessero influenzare i livelli di trigliceridi nel sangue. La dieta povera di fibre è risultata correlata a un aumento dei trigliceridi del 45% in soli sei giorni, tuttavia durante la fase ad alto contenuto di fibre gli stessi ritornavano ai livelli di partenza.

5. Svolgere regolarmente attività fisica

Il colesterolo cosiddetto “buono”, ossia quello HDL, ha una relazione inversa con trigliceridi nel sangue, il che significa che alti livelli di colesterolo HDL possono aiutare a ridurre i trigliceridi.

L’esercizio aerobico può aumentare i livelli di colesterolo HDL nel sangue, aiutando di conseguenza a ridurre il livello di trigliceridi.

Gli studi dimostrano che, quando è accoppiato alla perdita di peso, l’esercizio aerobico è particolarmente efficace nella riduzione dei trigliceridi. Esempi di esercizio aerobico includono camminare, fare jogging, andare in bicicletta e nuoto.

Per quanto riguarda le quantità, l’American Heart Association raccomanda di svolgere almeno 30 minuti di esercizio cinque giorni a settimana.

I benefici dell’esercizio fisico sui trigliceridi sono più evidenti nel lungo termine. Uno studio ha mostrato, per esempio, che il jogging per due ore alla settimana nel corso di quattro mesi ha portato ad un calo significativo dei trigliceridi nel sangue.

Altre ricerche hanno riscontrato, però, che l’esercizio ad una maggiore intensità per un breve lasso di tempo è più efficace di un esercizio svolto a intensità moderata ma per più tempo.

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6. Evitare i grassi trans

Gli acidi grassi trans sono un tipo di grassi aggiunti agli alimenti, trasformati per aumentare la loro conservabilità.

I grassi trans si trovano comunemente negli alimenti in commercio fritti e in prodotti da forno a base di oli parzialmente idrogenati.

A causa delle loro proprietà infiammatorie, i grassi trans sono stati ritenuti colpevoli di molti problemi di salute, tra cui l’aumento dei livelli di colesterolo LDL “cattivo” e le malattie cardiache. Mangiare grassi trans, però, può anche aumentare i livelli di trigliceridi nel sangue. Colesterolo e trigliceridi alti sono due delle principali cause di malattie nelle popolazioni occidentali.

Uno studio ha mostrato che i livelli di trigliceridi erano significativamente più alti quando i partecipanti hanno seguito una dieta con quantità elevate o moderati di grassi trans, rispetto ad una dieta ad alto contenuto di acido oleico insaturo.

Un altro studio ha riscontrato risultati simili: dopo tre settimane seguendo una dieta ricca di grassi trans, sono stati infatti rilevati livelli di trigliceridi superiori a quelli di una dieta ricca di grassi insaturi.

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7. Aumentare l’assunzione di grassi insaturi

trigliceridi alti causeGli studi dimostrano che grassi monoinsaturi e polinsaturi possono ridurre i livelli di trigliceridi nel sangue, soprattutto quando sostituiscono altri tipi di grassi.

I grassi monoinsaturi si trovano in alimenti come olio d’oliva, noci e avocado, i grassi polinsaturi, invece, sono presenti negli oli vegetali.

Uno studio ha analizzato ciò che 452 adulti avevano mangiato nelle ultime 24 ore, concentrandosi su diversi tipi di grassi saturi e polinsaturi.

I ricercatori hanno riscontrato che l’assunzione di grassi saturi è associata ad un aumento dei trigliceridi nel sangue, mentre il consumo di grassi polinsaturi è stata associata con più bassi livelli di trigliceridi nel sangue.

In un altro studio svolto su pazienti anziani, invece, sono stati somministrati quattro cucchiai di olio extravergine di oliva al giorno, per sei settimane. Per tutta la durata dello studio, questa è stata l’unica fonte di grassi aggiunti nella loro dieta.

I risultati hanno mostrato una significativa riduzione dei livelli di trigliceridi, così come i livelli di colesterolo e colesterolo LDL totali, rispetto al gruppo di controllo.

8. Ridurre l’assunzione di alcool

L’alcool è una sostanza ad alto contenuto di zuccheri e calorie.

Se queste calorie rimangono inutilizzate, possono essere convertite in trigliceridi e immagazzinati in cellule grasse.

Anche se entrano in gioco diversi fattori, alcuni studi dimostrano che il consumo moderato di alcool può aumentare i trigliceridi nel sangue fino al 53%, anche se i livelli di trigliceridi di partenza sono normali.

Altre ricerche hanno concluso, invece, che un consumo di alcool da leggero a moderato, porterebbe a una riduzione del rischio di malattie cardiache.

9. Aggiungere proteine di soia alla dieta

La soia è ricca di isoflavoni, un composto vegetale con numerosi benefici per la salute. In particolare, le proteine della soia si sono dimostrate utili per ridurre i livelli di colesterolo LDL e trigliceridi nel sangue.

Uno studio del 2004 su come le proteine della soia e quelle animali agiscano sui trigliceridi ha dimostrato, dopo sei settimane, che le proteine della soia erano in grado di diminuire i livelli di trigliceridi del 12,4% in più rispetto proteine animali.

Le proteine della soia si possono trovare in alimenti come la soia, appunto, il tofu, i fagioli edamame e il latte di soia.

10. Mangiare più frutta in guscio

La frutta secca fornisce una dose concentrata di fibre, omega-3 acidi grassi e grassi insaturi, i quali agiscono in sintonia per abbassare i trigliceridi nel sangue.

Una analisi di 61 studi ha dimostrato che ogni porzione di noci riduce i trigliceridi di 2,2 mg / dL (0,02 mmol / L).

Un’altra ricerca svolta su 2.226 partecipanti ha avuto risultati simili, mostrando che mangiare noci si associa a una modesta riduzione dei trigliceridi nel sangue.

Alla categoria della frutta secca appartengono: mandorle, noci pecan, noci, anacardi, pistacchi, noci brasiliane, noci di Macadamia. Si consideri, però, che questi frutti sono ricchi di calorie: una singola porzione di mandorle (circa 23) contiene 163 calorie, quindi è consigliabile sempre consumarle con moderazione. Da 3 a 7 porzioni di frutta secca a settimana è la dose consigliata per il consumo.

11. Assumere un integratore naturale

Fieno grecoDiversi integratori naturali possono aiutare ad abbassare i trigliceridi nel sangue. Ne ricordiamo alcuni:

  • Fieno greco: Anche se tradizionalmente viene usato per stimolare la produzione di latte, i semi di fieno greco su sono rivelati utili anche per la riduzione dei trigliceridi nel sangue.
  • Estratto di aglio: Diversi studi hanno dimostrato che l’estratto di aglio può ridurre i livelli di trigliceridi, grazie alle sue proprietà anti-infiammatorie.
  • Guggul: Questo integratore a base di erbe ha mostrato risultati promettenti nel ridurre i livelli di trigliceridi quando viene utilizzato con la terapia nutrizionale nei pazienti con colesterolo e trigliceridi alti.
  • Curcumina: Uno studio del 2012 ha rivelato che l’integrazione con una bassa dose di curcumina può portare a un calo significativo dei trigliceridi nel sangue, oltre a tutte le altre proprietà di tale “miracolosa” sostanza.

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