Kudzu: la vite che combatte astinenza e dipendenze

kudzu pianta

La crescente apertura verso i rimedi naturali e le medicine alternative, in particolare quelle di derivazione orientale, ha portato a una sempre più vasta diffusione di erbe e piante finora poco conosciute, come la maca o l’ashwagandha. In questo articolo vogliamo porre l’attenzione su un’altra erba sempre più popolare, ossia il kudzu, considerato da secoli un ottimo rimedio contro le dipendenze e i sintomi della menopausa.

Che cos’è il kudzu?

Il kudzu (Pueraria montana) altro non è che una vite, una pianta rampicante particolarmente resistente e longeva, utilizzata sin dal 200 a.C. nella medicina tradizionale cinese. Caratterizzata da una crescita estremamente veloce – addirittura 30 cm in sole 24 ore – la pianta di kudzu arriva a raggiungere anche i 100 anni di vita e le sue radici possono allungarsi fino a 100 metri, aspetto questo che la rende molto utile contro l’erosione del suolo. Proprio per questo motivo, il kudzu fu introdotto negli Stati Uniti nel 1876, rivelandosi un ottimo alleato per il controllo del problema.

Come anticipato, in Oriente il kudzu rappresenta un punto fermo della medicina tradizionale, grazie alle sue numerose proprietà che oggi sono oggetto di nuovi studi e approfondimenti.

KudzuKudzu funziona davvero? Quali sono i benefici per la salute?

Il kudzu può essere considerato una novità nel campo degli integratori: sebbene il suo utilizzo risalga già a circa 2000 anni fa, solo di recente si stanno approfondendo con le nuove metodiche a disposizione le reali proprietà della pianta. I risultati preliminari sembrano molto promettenti, ma il consiglio è sempre quello di rivolgersi al proprio medico curante per decidere sulla reale opportunità di assumerlo in base alle specifiche condizioni di salute.

Il kudzu per alleviare la sindrome metabolica

Il kudzu viene considerato un ottimo rimedio contro la sindrome metabolica, collegata a diversi problemi come il  colesterolo alto e la resistenza all’insulina, grazie al suo contenuto di isoflavoni. Questi composti hanno la capacità di abbassare i livelli di colesterolo, la pressione sanguigna, la glicemia e l’insulina, riportando dunque le condizioni generali dell’organismo sui giusti binari.

Regolare il glucosio nel sangue con il kudzu

Il kudzu contiene una particolare sostanza chiamata puerarina, un isoflavone (8-C-glucoside della daidzeina) capace di regolare i livelli di glucosio nel sangue. La puerarina, in pratica, guida il glucosio dalle cellule adipose e dei vasi sanguigni verso altre aree del corpo in cui è necessaria la sua presenza, come per esempio i muscoli.

Il kudzu in menopausa per alleviare i sintomi

Sempre grazie alla presenza degli isoflavoni, il kudzu si è rivelato un ottimo alleato anche contro i sintomi della menopausa, come le sudorazioni notturne e le vampate di calore. Ciò dipende dalla loro capacità di regolare gli ormoni nelle diverse fasi di vita ed è per questo motivo che la pianta viene tradizionalmente associata ai trattamenti per combattere i sintomi associati alla sindrome premestruale, alla perimenopausa e alla menopausa.

Combattere le dipendenze con il kudzu

Uno degli usi tradizionalmente più comuni del kudzu è quello legato al trattamento di dipendenze come l’alcolismo e il tabagismo. Secondo gli studi più recenti, si ritiene che gli isoflavoni del kudzu siano in grado di regolare gli enzimi che intervengono nel metabolismo dell’alcool: l’inibizione di uno di questi enzimi farebbe aumentare il tasso di acetaldeide, un composto tossico che provoca reflusso e favorisce la repulsione all’assunzione di bevande alcoliche.

Similmente, il kudzu si rivela un ottimo alleato anche contro le sindromi da astinenza e, dunque, anche contro il vizio del fumo. Tale meccanismo è favorito dalla capacità degli isoflavoni di agire sui recettori della nicotina, che vengono “occupati” inibendo i classici sintomi legati all’astinenza da fumo.

Proprietà ansiolitiche del kudzu

Tra i numerosi benefici associati agli isoflavoni presenti nel kudzu, sono state evidenziate negli ultimi anni anche importanti proprietà ansiolitiche. Tale caratteristica segue il meccanismo descritto per le crisi di astinenza: in sostanza, i composti contenuti nel kudzu sono in grado di inibire gli enzimi coinvolti negli stati d’ansia (tipici di fumatori e individui soggetti da dipendenze), limitandone sensibilmente gli effetti.

Kudzu: controindicazioni ed effetti collaterali

Sebbene i rimedi naturali siano considerati generalmente sicuri, anch’essi possono avere effetti collaterali e controindicazioni, per questo motivo l’assunzione di un integratore deve essere sempre valutata con il proprio medico di fiducia. Il kudzu, per esempio, è stato associato ad alcuni effetti secondari come pruriti, vertigini, mal di stomaco, nausea e febbre, la cui eventuale comparsa dovrebbe spingere a sospendere il trattamento.

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