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Fagioli Mungo: che cosa sono, benefici e proprietà

Forse non li sentiamo spesso nominare con questo nome, ma i fagioli mungo, fagioli mung o soia verde sono in realtà molto utilizzati e conosciuti, soprattutto da chi presta attenzione alla propria dieta, variandola e arricchendola con questi particolari legumi di origine orientale. Che cosa sono i fagioli mungo e quali benefici possono portare all’organismo? Scopriamo insieme tutte le proprietà salutari di questo alimento.

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Fagiolo mungo: che cos’è?

Come abbiamo specificato nell’introduzione, i fagioli mungo sono chiamati in diversi modi e in effetti uno di questi pare ci aiuti a inquadrarli meglio. Questi legumi tipici dell’India non sono altro che la cosiddetta soia verde, alimento che ci rimanda sicuramente al cibo cinese e giapponese, anche se questo termine, “soia” appunto, potrebbe trarci in inganno, visto che ne esistono diverse tipologie con proprietà, benefici e anche utilizzi culinari piuttosto diversi. Per fare un esempio chiaro, la soia gialla viene utilizzata principalmente per ricavare il celebre latte di soia, spesso utilizzato nella cucina vegetariana e vegana anche per la realizzazione dei dessert e del gelato, mentre le ricette che includono la soia verde si trasformano in squisite e salutari salse, creme e zuppe. I fagioli indiani, poi, possono essere addirittura sfruttati anche sotto forma di farina, per preparati che risultano soavi e leggeri per quanto riguarda la digestione e, allo stesso tempo, ricchi di sostanze nutritive.

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Come si presenta un fagiolo mungo alla vista? La pianta, che come abbiamo detto appartiene alla famiglia delle leguminose (Fabacee in termini scientifici, da faba, ossia “fava”), cresce spontaneamente in India, ma è largamente diffusa in varie zone dell’Asia, dal Pakistan alla Cina. Si presenta in natura con semi verdi rotondi – simili a dei piccoli fagioli appunto – racchiusi dentro baccelli lunghi circa una decina di centimetri. Prima di passare alle proprietà benefiche dei fagioli mung, aggiungiamo che i legumi indiani in oggetto sono spesso utilizzati anche come germogli: in questo caso, il procedimento di preparazione è piuttosto lungo e prevede l’essiccazione dei semi di soia verde e l’ammollo in acqua per circa dodici ore. Poi, si passa al germogliatore, in attesa di veder sbocciare le prime foglioline verdi: quello è il momento più giusto per raccoglierli e utilizzarli nelle numerosissime ricette a base di germogli di soia.

Proprietà e benefici dei fagioli mungo

Veniamo ora alle caratteristiche benefiche dei semi di soia verde, toccasana per il corpo e capace di soddisfare i nostri fabbisogni alimentari con poche quantità di questo legume, ricchissimo di sostanze nutritive.
Come tutte le piante della stessa famiglia, i fagioli indiani sono composti da flavonoidi, o meglio da isoflavoni, composti fenolici che si trovano proprio nelle Fabacee. Le proprietà? Importantissime, in quanto, grazie anche al potere assorbente della lecitina, sono molto efficaci per regolare il colesterolo, eliminando le quantità non salutari per il nostro organismo e migliorando e preservando la circolazione sanguigna.

Se vogliamo parlare di nutrienti principali, poi, non possiamo non citare la forte presenza vitaminica nei semi di soia verde, con preponderanza del gruppo B, come la vitamina B6, fondamentale per il nostro metabolismo e per il corretto funzionamento epatico, della vitamina C, importante per contrastare i radicali liberi e per rafforzare il sistema immunitario, della E, nota per la sua attività antiossidante, e della K, che regola la coagulazione.

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Volete un integratore di minerali del tutto naturale? I fagioli mungo fanno al caso vostro, visto che contengono ferro, che contrasta l’anemia, zinco e calcio, che danno vigore a ossa, unghie e capelli. Non solo: oltre a essere una grande fonte di fibre, utilissime per il nostro apparato gastrointestinale, la soia verde è importantissima per contrastare alcuni sintomi della menopausa e dell’invecchiamento, come l’osteoporosi. Il motivo? Queste piantine sono ben fornite di fitoestrogeni, ovvero, come dice il termine, di molecole del tutto naturali e proprie del mondo vegetale atte a modulare l’attività ormonale degli estrogeni. Gli effetti di questi elementi sono molteplici: innanzitutto sono antiossidanti, influiscono sulla fertilità femminile e sul funzionamento tiroideo, per non parlare dell’azione benefica sul sistema immunitario e a livello cardiovascolare.

A cura di Elisabetta Falcioni




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