Tallonite: cos’è e come curarla

tallonite

La tallonite si presenta come un dolore intenso che generalmente si propaga dal tallone al calcagno. Non si tratta di una patologia che colpisce solo gli adulti perché si presenta fin dall’età pediatrica e se non ben curata può sfociare in patologie ben più gravi e fastidiose col passare degli anni.

Tra le soluzioni concrete più accessibili e semplici da usare c’è la soletta per tallonite, però è importante sapere che la tallodinia si può presentare sotto varie forme che bisogna riconoscere per eseguire una diagnosi corretta e curare al meglio il fastidio.

La tallonite infantile

Nei bambini tra i 9 e i 13 anni, la tallonite costituisce una vera e propria patologia della crescita. Nello specifico, la crescita della tibia risulta più precoce di quella del muscolo tricipite causando questa manifestazione dolorosa soprattutto dopo un’intensa sessione di sport o dopo aver camminato a lungo.

Il dolore che emerge è lancinante e si protrae per giorni interi. In questi casi è fondamentale intervenire con la cura più appropriata altrimenti, si corre il rischio di sviluppare il morbo di Haglund che consiste in un accrescimento dell’osso che sarà poi estremamente difficile da risolvere.

La spina calcaneare

Questa patologia consiste in un agglomerato di sali di calcio che prendono il nome di spina calcaneare. Il risultato è un’irritazione della fascia plantare che si presenta all’inizio della deambulazione.

Si ha una sorta di fastidio ogni qual volta si appoggia il piede a terra con il risultato che indossare scarpe con una tomaia bassa sarà pressoché impossibile a causa del dolore acuto. In questi casi, l’uso di una soletta è la soluzione migliore nel caso in cui non sia possibile eliminare il problema.

Quali sono le cause della tallonite?

Le manifestazioni infiammatorie acute che fanno capo alla tallonite possono avere differenti cause. Una delle più diffuse è senza dubbio la cattiva postura. Camminare con il bacino troppo avanti o troppo indietro rispetto alla linea delle spalle costringe la fascia plantare a sopportare un peso maggiore in determinati punti causandone l’infiammazione.

Anche l’uso di scarpe scomode, tacchi o scarpe sportive e anti-infortunistiche può portare alla formazione della spina calcaneare e alla tallonite. Infine, patologie croniche come i reumatismi e l’artrosi sono alla base dell’insorgenza della patologia e possono scatenarne manifestazioni estremamente dolorose.

Quanto dura la tallonite

A seconda della tipologia e dell’intensità della tallonite la durata del dolore si può protrarre da uno a due o tre mesi. Qualora la manifestazione sia particolarmente acuta e si abbia una fascite plantare, il dolore nella deambulazione potrebbe assumere natura cronica oppure, ripresentarsi ciclicamente durante l’anno.

Come si effettua la diagnosi?

Per individuare correttamente la patologia e intervenire al meglio è possibile eseguire degli esami di routine che evidenziano il problema nell’immediato. Si tratta di radiografie, ecografie o risonanze magnetiche, esami indolori e poco invasivi che evidenziano l’insorgenza dell’infiammazione acuta.

Come si cura la tallonite

Non esiste una vera e propria terapia per la tallonite trattandosi di un’infiammazione è possibile agire con una terapia anti-infiammatoria abbinata al riposo dell’arto.

In genere, l’intervento chirurgico per l’eliminazione dell’agglomerato di sali di calcio, la cosiddetta spina calcaneare, non viene preso in considerazione se non nei casi più gravi.

Ad oggi infatti, è possibile sottoporsi a onde d’urto elettromagnetiche che alleviano il dolore e consentono di trarre immediato beneficio. Sono ricorrenti anche le terapie laser e la radiofrequenza per attenuare la sintomatologia più grave.

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